Ieri, nel corso della riunione plenaria della Conferenza del Disarmo (CD), si è tenuto un dibattito sulla relazione tra disarmo e sviluppo. Nel suo intervento, l’Ambasciatore Leonardo Bencini ha citato quanto detto dal Presidente Mattarella alle Nazioni Unite qualche giorno fa, e in particolare che “Pace, inclusione, giustizia, sono capisaldi irrinunciabili per lo sviluppo sostenibile” e che un numero eccessivo di conflitti “divorano enormi risorse nella corsa agli armamenti, sottraendole allo sviluppo“.
L’Amb. Bencini ha poi indicato come l’attuale contesto internazionale abbia un’influenza negativa diretta sugli sforzi di disarmo e incida sulle spese militari. D’altra parte, è importante concentrarsi sui costi umani ed economici dei conflitti. Quando le spese militari hanno il merito di prevenire i conflitti, questo deve essere tenuto in considerazione.
Come esempi concreti del rapporto positivo tra disarmo e sviluppo, l’Amb. Bencini ha citato le disposizioni del Trattato di non proliferazione nucleare e della Convenzione sulle armi biologiche dedicate agli usi pacifici, rispettivamente dell’energia nucleare e delle biotecnologie, e le attività di sminamento, che recuperano territori per il loro uso agricolo e turistico. Intervento è disponibile al seguente link e audio.