Si è tenuto oggi a Ginevra un evento di commemorazione dei cinquant’anni dall’entrata in vigore della Convenzione sulle armi biologiche (Biological Weapons Convention – BWC). All’evento – aperto dalla Vicesegretaria Generale delle Nazioni Unite e Alto Rappresentante per gli Affari del Disarmo, Izumi Nakamitsu, e sostenuto dall’Unione Europea – hanno preso parte diplomatici ed esperti dal mondo della società civile e della ricerca.
Da parte italiana ha partecipato all’evento commemorativo l’Ambasciatore Bencini, Rappresentante Permanente presso la Conferenza del Disarmo, che è inoltre stato Presidente dell’ultima Conferenza di riesame della BWC, tenutasi a fine 2022 e conclusasi con un documento finale condiviso. Nel suo intervento, l’Ambasciatore Bencini ha elencato alcune lezioni apprese dalla Conferenza di riesame, fra cui la necessità di perseguire con pragmatismo un risultato anche sullo sfondo di un contesto internazionale difficile e in presenza di marcati divari fra le differenti posizioni.
Il principale risultato della Conferenza di riesame, che il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres aveva definito come un “barlume di speranza” sullo sfondo di una realtà internazionale particolarmente fosca, è stato l’aver sbloccato un negoziato fermo da oltre venti anni sul rafforzamento della Convenzione sulle armi biologiche, tramite l’istituzione di un Gruppo di lavoro ad hoc. “I progressi registrati in questi due anni sono stati significativi,” ha commentato l’Ambasciatore Bencini, “e l’idea di una Conferenza speciale nel 2025 per formalizzarli è adesso ampiamente sostenuta”.
La BWC è una delle tre grandi convenzioni sulle armi di distruzione di massa, insieme al Trattato di non Proliferazione nucleare e la Convenzione sulle armi chimiche. Entrata in vigore nel marzo 1975, essa è il primo trattato multilaterale che mette al bando un’intera categoria di armi di distruzione di massa. La Convenzione, che è stata ratificata dalla quasi totalità degli Stati membri delle Nazioni Unite, ha contribuito a prevenire l’uso massivo di armi biologiche in questi cinquant’anni.
In concomitanza con il Cinquantenario e l’evento commemorativo, UNODA ha presentato una pubblicazione – The Biological Weapons Convention at Fifty . Codifying 100 years of efforts to combat biological warfare – con una raccolta di articoli strutturati sul modello dei panel su passato, presente e futuro della Convenzione. Si tratta di un testo sintetico ma che offre un puntuale quadro di insieme su la BWC e sulle sfide della guerra biologica. La pubblicazione, che contiene un mio articolo intitolato How will the Ninth Review Conference be remembered and what impact has it had on future meetings under the BWC?, è scaricabile in pdf a questo link
L’intervento è disponibile a questo: link