Si è chiusa il 28 marzo scorso, la Global Conference on AI, Security and Ethics, organizzata dallo United Nations Institute for Disarmament Research Institute (UNIDIR). L’evento ha riunito accademici, rappresentanti della società civile e del settore industriale per affrontare le questioni legate alla governance dell’intelligenza artificiale (IA), con particolare attenzione alle sue implicazioni nei campi della sicurezza e della difesa.
“Oggi siamo di fronte a una crisi di fiducia” ha affermato l’Ambasciatore Bencini nel suo intervento, “Ricostruirla è essenziale, e per l’Italia ciò può avvenire solo attraverso il rafforzamento del multilateralismo”. L’Italia sostiene una visione dell’IA sicura, protetta e affidabile, promuovendo questi principi in tutti i principali forum multilaterali. Ha così citato il contributo italiano nella creazione e promozione dell’AI Act, del Global Digital Compact e dei Sustainable Development Goals (SDGs), in particolare la chiusura del digital divide.
L’Ambasciatore ha inoltre ricordato il ruolo centrale ricoperto dalla governance dell’IA durante la Presidenza italiana del G7 (2024), sostenendo come essa abbia rappresentato “l’opportunità di riaffermare l’ordine internazionale basato su regole, radicato su valori e principi condivisi, che devono essere applicati anche all’IA.” Tra i risultati più significativi, in continuità con la precedente presidenza giapponese e l’adozione del Codice di Condotta dell’Hiroshima AI Process (HAIP), l’Italia ha lanciato un meccanismo di monitoraggio per verificarne l’attuazione da parte delle aziende, insieme all’introduzione del Logo HAIP, simbolo di trasparenza e adesione ai principi del Codice.
“Le organizzazioni devono adottare misure appropriate durante lo sviluppo di sistemi avanzati di IA, prima e durante la loro diffusione e immissione sul mercato, per mitigarne I rischi” ha concluso Bencini. In ambito di disarmo, difatti, il Codice appare fondamentale per l’attenzione dedicata ai pericoli legati all’impiego dell’IA in ambiti chimici, biologici e nucleari.
L’intervento è disponibile a questo link.